Dell’Italia mi manca tutto e non mi manca niente. Certi giorni vorrei tornare il prima possibile, altri giorni più lontano è il rientro, meglio è. Possiamo dire che ciò che mi manca di più è il cibo, okay, è secondo, al primo posto la mia famiglia. Il clima della mia città, seppur terribile in estate, viene da me rimpianto ad ogni folata di vento gelido della South-West Coast dell’ Inghilterra. Insomma, per ricorrere ai luoghi comuni la prima cosa che si pensa una volta fuori dai confini è che forse l’Italia è davvero il Bel Paese, la nazione del buon cibo, del cielo color lapislazzuli e del sorriso. Sì perché chi espatria sente nostalgia più di tutto della nostra attitudine. Siamo capaci di grande rabbia, che personalmente riconduco alla grande passionalità, ma anche di grande cordialità e grande simpatia. In Italia, nel bene e nel male, è tutto sopra le righe.

La società italiana …è tutta italiana. Il nostro comportamento, il nostro atteggiamento, è solo nostro. Alcuni direbbero che un italiano è, per usare eufemismi, tipicamente “rilassato, pigro, approssimativo”, io invece dico che un italiano è soprattutto “ingegnoso, elastico e flessibile”. La capacità tutta italiana di trovare soluzioni ai problemi (a volte ahimè auto-prodotti) è un’abilità che ci portiamo dietro ovunque andiamo e nel tempo. Essere elastici vuol dire saper essere comprensivi, umani, ci sono regole che vanno seguite alla lettera, ma ci sono anche situazioni che richiedono eccezioni. Diciamo che schematicità e rigidità di altri Paesi, sono distanti dal nostro modo di vedere la vita. Ovviamente va detto che ci sono casi e casi.

Siamo portati a capire le differenze. Sembra assurdo vero? Soprattutto in questo periodo storico dove l’instabilità politica e economica mette a dura, durissima, prova l’apertura degli italiani verso il mondo. Eppure è così. Chiunque provi l’ Italia, e poi cambi Nazione, potrà confermare.Siamo in un Paese accogliente. Alla fine dei conti non ci importa poi tanto di ciò che non è il comportamento. Sappiamo essere amici anche a pelle, basta un sorriso, l’educazione, e magari essere bendisposti verso di noi. In fondo amiamo chi ci ama e ci rispetta, il che è naturale e sano.

Qualche giorno fa parlavo con una ragazza da Taiwan che segue le lezioni insieme a me, e all’ improvviso mi ha detto: “Mi piacete voi italiani, riuscite ad andare d’accordo con tutti, avete sempre il sorriso sul viso e non vi fate mai grandi problemi.” Gongolavo ovviamente, seppur la descrizione non descrivesse in toto il mio modo di essere. Ma ho capito una cosa continuando il discorso con lei: gli italiani sono in linea di massima accomodanti e tolleranti, e l’elasticità nominata prima torna al centro del discorso. Sarà forse che abbiamo tante differenze tra noi, tra le varie parti d’Italia ma che alla fine siamo comunque tutti così Italiani che, di nuovo, ci importa poco delle caratteristiche accessorie? Forse. Forse trasliamo questa capacità di accettare le varie realtà anche verso l’esterno? Probabile. Va detto che manteniamo comunque ad ogni costo il nostro orgoglio nazionale.

Fatto sta che quello che è seguito è stato un lunghissimo tour virtuale delle varie regioni, i posti da vedere e le cose da fare. Devo elencarle? Sono ormai così famose! Dalle maggiori capitali del turismo, in primis la mia città, Roma, seguita poi da Venezia, Firenze, Milano, Torino, Napoli, Palermo… La Liguria con le sue Cinque terre, (a quanto pare molto famosa in Oriente), Pisa con la torre che sembra cadere terrorizzando bambini da secoli (me compresa), i mari mozzafiato della Puglia della Sicilia e quello paradisiaco della Sardegna. La nostra cultura, il nostro Patrimonio Naturale e Artistico… Io le ho detto tutto! Devo in qualche modo sfruttare le capacità di accoglienza che il mio essere italiana nonché membro di AIESEC mi hanno trasmesso.
Te che aspetti? Sei pronto ad accogliere altre culture e farti onore all’ estero dimostrando le tue qualità tutte italiane? Tutto inizia da un’iscrizione qui.