Ci sono innumerevoli piccole azioni quotidiane che contribuiscono al cambiamento. Se parliamo di ambiente partiamo dal riciclo e arriviamo alla raccolta differenziata, al risparmio di corrente e acqua, all’installazione di pannelli solari sul tetto di casa. Se invece ci riferiamo al livello sociale di una realtà l’elenco è infinito.
Tutto sta nel prendere la decisione giusta. Giusta perché anche non fare nulla è già di per sé prendere una posizione, è decidere di non fare. Quindi, fare la scelta giusta vuol dire innanzitutto diventare consapevoli della necessità di mettersi all’opera, per poi assecondare questa necessità.“L’impatto sul mondo” può essere negativo o positivo, sta a noi stabilire quale vogliamo mettere in atto.Perché, in fondo, è nelle mani dell’individuo il risultato e il processo stesso del cambiamento. Non possiamo aspettarci che la situazione in cui viviamo cambi senza che noi in primis ci mettiamo all’opera. Non si può pretendere che siano estranei a prendere l’iniziativa: diventerebbe un continuo delegare “l’altro”. Agire, per primi, come si può, continuando per la nostra “buona strada”.
Spesso ci dicono di pensare per chi lo stiamo facendo… per i nostri figli, per le future generazioni, per il mondo, sì, vero. Ma in realtà è soprattutto per noi stessi. Auspichiamo un risultato grandioso di cui potremo in futuro beneficiare in prima persona. Non è in fondo ipocrisia dire salviamo il Mondo? Chi stiamo salvando siamo, alla fine, noi stessi. Forse sarebbe quasi più corretto dire a questo punto “Salviamoci”.
Bene, come? Certo aver buttato un giorno la carta nel cestino mentre eravate per strada è un inizio, aver ceduto il posto a un anziano sull’autobus è qualcosa, ma non basta. Bisogna perseverare, così come qualcuno ha perseverato nell’ errore per decenni; è il momento di avere costanza dal lato giusto della questione, di insistere, di chiedere di più a noi stessi compiendo uno sforzo personale per guadagnare civiltà. Magari chiedere di più anche alle Istituzioni, e informarsi, creando, o appoggiando laddove esistano, iniziative sociali e ambientali. Ci sono due vie per avere davvero un impatto sulla realtà: interessarsi della situazione locale per migliorare quella globale, e mettersi in gioco concretamente in ambito globale per tornare poi a casa e migliorare a livello locale.
Quello che fa la differenza è fare, fare e continuare, in un processo ascendente, anche solo minimamente. Più si fa, più si acquista consapevolezza, più si vuole spontaneamente continuare ad agire. Organizzarsi partire da poco e accumulare esperienza e conoscenza di tutte quelle sfaccettature della realtà che ci circondano. Siano esse riguardanti l’umanità o l’ecosistema.
Per avere un Impatto concreto nel mondo deve prima nascere un interesse, dev’essere compiuta un’azione, infine l’eco dell’azione stessa deve continuare, in qualunque modo, nel tempo.
La cosa più importante: il pensiero. Il cambiamento più grande avviene all’ interno dell’essere umano. Per cambiare una società, per modificare un comportamento è essenziale che la mentalità si apra e sia pronta ad adattarsi ad una nuova situazione. Questo vale sia per chi si adopera per il cambiamento sia per chi lo “subisce”. Parte tutto da qui. L’unico modo per rendere possibile tutto ciò è sperimentare in prima persona, e vedere i piccoli risultati che spingono a continuare.
Mettiti in gioco. Parti con AIESEC e inizia il tuo impatto nel mondo.
Scegli qui come, dove e quando.