Il carnevale italiano, con le sue città di Venezia e Viareggio è sicuramente il più conosciuto all’estero.Le radici di questa tradizione affondano nella storia cristiana, ecco perchè è una festività molto sentita e diffusa in gran parte del mondo. D’altro canto, come non si può cogliere l’occasione di celebrare la festa più allegra dell’anno, dove il normale ordinamento delle cose è ribaltato e tutto è concesso?
Ecco come si festeggia il carnevale in diverse parti del mondo:
Rio de Janeiro, Brasile
È il carnevale più grande del mondo secondo il Guinness dei Primati, oltre che il più bello e celebre.
Il Carnevale di Rio in Brasile è un tripudio di colori e di musica; tutto basato sulla samba, il ballo nazionale. Le sue origini risalgono alla fine del XIX secolo, quando vennero importati gli usi e i costumi delle feste dei quartieri parigini; vivaci e imbellettati di lustrini e paillettes.
Presto però la cultura africana e indo-americana hanno preso il sopravvento e la festa si è trasformata in quella che conosciamo oggi.
Le scuole di samba sono le protagoniste della festa; organizzano parate ed esibizioni che vengono rappresentate nel Sambodromo della città, un enorme stadio destinato proprio a questo tipo di manifestazioni. Le parate si svolgono per quattro giorni, e alla fine verrà decretata la scuola di samba vincitrice della città.
Durante tutto il periodo della festa lungo le strade di Rio sfilano cortei dei “blocos”, ovvero i quartieri in cui è divisa la città; ogni quartiere sfila con i propri colori e maglie. Ad aprire le danze è il Re Momo, una figura che in molti paesi dell’America Latina rappresenta il Carnevale: interpretato da un uomo alto e grasso, come viene raffigurato il Dio Momo della mitologia greca, a lui vengono consegnate le chiavi della città e per i giorni della festa sarà il sovrano assoluto.
Barranquilla, Colombia
Considerato il secondo più importante dell’America Latina dopo quello di Rio, viene celebrato dal 6 al 9 febbraio. Durante la festività viene celebrata per lo più la cultura di tutta la costa caraibica colombiana. Si celebra dal sabato al martedì prima delle Ceneri e per la sua importanza è stato dichiarato Patrimonio della Nazione e fa parte dei Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità secondo l’Unesco.
I suoi festeggiamenti sono simili a quelli del carnevale di Bogotà, sempre in Colombia, che si celebra diversamente il 5 e 6 agosto. La festa viene celebrata con delle sfilate , le “comparsas”, volte proprio a mostrare gli elementi culturali delle diverse regioni del paese.
Canarie
Viene festeggiato dal 28 gennaio al 21 febbraio e rivaleggia con quello di Rio per popolarità e festosità. Il Carnevale delle Canarie si svolge in ogni città di ogni singola isola, ma in periodi differenti: si può praticamente navigare da un’isola all’altra e festeggiarli tutti, ma quelli a cui assolutamente non si può mancare sono il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife e quello di Las Palmas de Gran Canaria. Le capitali delle due isole si combattono tra di loro per la celebrazione del carnevale più bello da sempre; il risultato è un enorme spettacolo fatto di sfilate, travestimenti, concerti e murghe, le tipiche esibizioni di danza e teatro da strada. Il carnevale a Gran Canaria si caratterizza per le sue manifestazioni tipiche di salsa.
New Orleans, Stati Uniti
Il Mardi Gras di New Orleans è una delle feste più celebri degli Stati Uniti. La festa si caratterizza dalle sfilate dei carri organizzate dalle “krewe”, le prestigiose associazioni di artigiani, lungo tutta la St. Charles Avenue.
Il carnevale anima la città del jazz per quattro weekend.
Colonia, Germania
È il Carnevale più celebre della Germania. Tradizionalmente il Carnevale di Colonia inizia alle 11.11 dell’11 Novembre, è in quel momenti che ne viene dichiarata l’apertura ufficiale, per poi sospenderlo immediatamente con il periodo dell’Avvento.
Il periodo di festa vero e proprio comincia con il Weiberfastnacht, il Giovedì Grasso, conosciuto come il giorno del Carnevale delle Donne, in cui il sesso femminile è completamente protagonista.
Le donne vanno in giro a dare bacini agli uomini, oppure a tagliar loro le cravatte: in questa antica tradizione non viene risparmiato neanche il sindaco.
I “giorni folli”, come vengono chiamati i giorni dei festeggiamenti, continuano con mascherate e feste lungo le strade, la città è animata ovunque da gente in costume.
In Germania il culmine del carnevale si raggiunge con il Rosenmontag, il lunedì prima delle ceneri.
Basilea, Svizzera
Il lunedì dopo le Ceneri, alle quattro del mattino, risuonano le campane del Morgenstraich. Ininiziano i cortei del “charivari”, le maschere e i costumi tradizionali, con danze al suono di tamburi e pifferi. I cortei sono presieduti da piccole lanterne di tela, mentre i “clique”, i partecipanti alla sfilata, portano con loro delle grosse lanterne di legno e tela alte tre metri.
Le marce hanno decenni di storia alle spalle, ma ogni anno se ne aggiungono di nuove.
Ogni corteo prepara una mascherata caricaturale e dei versi su un tema che è stato preventivamente scelto nei mesi precedenti: i versi vengono scritti sulle lanterne e consegnati a mano ai passanti su dei bigliettini. I partecipanti dei cortei, da soli o in gruppo, vanno nei locali della città a recitare parodie sui temi dell’anno precedente, con versi e canti tradizionali chiamati Schnitzelbänken. Il martedì mattina la città si popola delle sfilate di bambini, con i loro giochi e canti, mentre la sera per le vie della città risuonano le note dei musicanti mascherati del Guggemuusige.
Il momento più bello del Carnevale di Basilea è il Gässle, la sfilata collettiva di maschere nel centro storico, un enorme festa che durerà fino all’alba del giovedì successivo, quando il carnevale si concluderà e darà appuntamento all’anno che verrà.
Nizza, Francia
L’evento della Costa Azzurra è riconosciuto come una delle feste più importanti di tutta la Francia e dura 15 giorni. La Promenade des Anglais, il celebre lungomare nizzese, vede la sfilata di 20 carri a tema paragonabili a quelli del Carnevale di Viareggio: colossi alti dagli 8 ai 20 metri, mascheroni su enormi piattaforme meccanizzate, realizzate dai maestri artigiani che per mesi lavorano con dedizione nel capannone chiamato da tutti la Casa del Carnevale. Da sopra di essi, si scatena la Battaglia dei Fiori: su ogni carro vi sono delle modelle in costume che lanciano migliaia di fiori sulla folla.
La Battaglia dei Fiori di Nizza è un importante simbolo per due motivi. Il primo, è che i fiori rappresentano la passione e l’arte floreale della città, poiché la maggior parte sono coltivati localmente, il secondo, è che i costumi delle modelle sono creazioni uniche di atelier locali: essi faranno parte di un’ulteriore competizione per eleggere la Regina del Carnevale.
la sera la parata si conclude di nuovo in piazza Masséna con la sfilata illuminata, per celebrare il carnevale nella magica atmosfera delle luci delle piazza.
Caraibi
Ogni isola dei Caraibi festeggia il proprio Carnevale a modo suo, in tutte però c’è il comune elemento delle origini africane e la musica soca-calypso risuona dappertutto. Il più bel Carnevale dei Caraibi è considerato quello di Trinidad (8–9 Febbraio 2016) nella sua capitale Port of Spain. Le bande di quartiere organizzano spontaneamente i loro cortei mascherati eleggendo il loro re e regina: sfilano poi a ritmi di steel drum danzando e suonando per le strade. La particolarità è che lo stesso corteo viene organizzato anche dai bambini nel giorno del carnevale a loro dedicato, il sabato.
Alle Barbados il carnevale è a luglio e coincide con il Crop Over festival, il festival del raccolto della canna da zucchero, con fiere, concerti e sfilate. I due eventi principali sono la grande gara del calypso, e la parata in maschera del Grand Kadooment, che si tiene il primo lunedì di agosto e si conclude con un enorme party in spiaggia. Anche il Carnevale di Antigua si celebra tra luglio e agosto: la sua caratteristica più peculiare è lo J’ouvert, la festa che si tiene all’alba chiamata anche “mascherata sporca”. Cuba, un tempo celebrava il suo Carnevale nel periodo dell’Epifania, e ora invece, come alla Barbados, ha spostato il suo appuntamento a fine luglio per il raccolto: in tutta l’isola la festa più bella è quella a Santiago di Cuba.
Il Carnevale Dominicano è festeggiato nelle diverse città della repubblica, ma quella che tradizionalmente ha la maggiore continuità è quello di La Vega (tutte le domeniche). Il Carnevale Vegano risale al 1520, ed è l’incontro tra le danze eseguite dagli schiavi africani per prendere in giro i loro padroni e le tradizioni cattoliche. Nella Repubblica Dominicana sono particolarmente celebrati i carri allegorici e le maschere realizzati dai maestri artigiani. Le feste e le danze sono a ritmo di bachata e merengue, i balli nazionali.
Alle Bahamas il Carnevale si chiama Junkanoo, e si tiene il 26 dicembre con la sua tradizionale sfilata lungo le strade della capitale Nassau. In Martinica, il Carnevale, comincia dopo l’epifania e perdura fino ai giorni grassi: le prime sfilate cominciano a essere improvvisate nei weekend e negli ultimi giorni la festa raggiunge il suo apice con il “vidè”, la sfilata carnevalesca. La Grande Parata si celebra nella città di Fort France dove si raduneranno gli abitanti dei vari comuni che mostreranno i loro costumi preparati sino ad allora in assoluta segretezza.
Cadice, Spagna
È il carnevale più bello e rappresentativo di tutta la Spagna, risale al XVI secolo quando la città era un importante porto, tanto che si pensa abbia subito le influenze dalla Repubblica di Venezia con la quale Cadiz all’epoca intratteneva rapporti commerciali. Punto forte della festa sono le Cabalgadas, le sfilate di carri e maschere che animano la città, e che attirano migliaia di turisti. La prima avviene la prima domenica di carnevale e percorre il viale di entrata della città, in un itinerario di tre chilometri che dura quattro ore. L’ultima domenica di carnevale invece vi è la gioiosa Cabalgada dello Humor, con danze e canti lungo le strade.
il carnevale comincia in realtà almeno un mese prima delle date ufficiali: gruppi canori in costume organizzano feste all’aperto per esibirsi con le loro “chirigotas”, le canzoni satiriche che prendono di mira personaggi della politica o dell’attualità. Il periodo delle celebrazioni si conclude con la Gran Festa finale, che si protrae fino all’alba con danze e canti sulla musica delle bande che suonano ad ogni angolo della città.