La mia avventura a Recife, in Brasile è iniziata senza nemmeno che me ne accorgessi, tutto all’improvviso, tutto per gioco.
Lessi da qualche parte che AIESEC ti offre la possibilità di partire e fare un progetto di volontariato all’estero, curiosa, decisi di iscrivermi all’associazione locale, AIESEC Roma tre. Dopo qualche giorno mi arrivò un’ e-mail, era un invito ad incontrarsi e a sostenere un colloquio in inglese, fondamentale ai fini della partenza.
“ io? colloquio in inglese? io, che non so dire nemmeno una parola in una lingua diversa dall’italiano?!?”, decisi di ignorarla.
Qualche mattina dopo ebbi una chiamata, dall’altra parte del telefono la voce di un ragazzo, Lorenzo:
“Ciao Fede, lavoro per conto di Aiesec Roma tre, ti ho mandato un email a cui non hai risposto… ti sei già arresa?”.
Dopo qualche parola in più per convincermi la chiamata si è conclusa con un “perfetto ci vediamo venerdì alle 12.00, ti prometto che sarai l’unica a sostenere il colloquio in italiano”.
Ero felicissima, ma purtroppo per me il colloquio del venerdì fu fatto in inglese, quel giorno odiai Lorenzo con tutta me stessa.
Tornando a casa pensavo a tutto quello che mi era stato raccontato, la associazione mi permetteva di fare un’ esperienza di volontariato di 6 settimane in Colombia, India, Cina, Brasile.
Scelsi il Brasile, mi incuriosiva, avevo tanto sentito parlare della sua bellezza e avevo voglia di scoprirlo.
La partenza mi sembrava impossibile, non fattibile, e invece è stato tutto reale e organizzato in pochissimo tempo.
All’improvviso mi sono ritrovata dall’altra parte del mondo, sono partita da sola, senza conoscere nessuno.
Ricordo che il viaggio di andata è stato un distillato di paure e felicità. Carica di preoccupazioni e di raccomandazioni ma con tanta voglia di vivere a fondo quest’esperienza.
Il progetto si chiamava “ smarketing”; lavoravo per una ONG e il mio compito era quello di raccogliere fondi, attraverso partnership, per l’istituto, lavoravo in team con altri ragazzi.
Devo dire che non è stato per niente facile. In Brasile, purtroppo, non ci sono fondi per i ceti meno abbienti, ma io e il mio team abbiamo lavorato con tanta forza, ce l’abbiamo messa tutta per riuscire in meglio nel progetto e siamo riusciti a dare un contributo a quella realtà: un piccolo aiuto secondo noi, grande, invece, per quei bimbi che avevano tanto da raccontare.
Ho sentito storie inimmaginabili da quei bimbi, storie alle quali non riuscivo a reagire nè a dare un parola di conforto, niente. Ero bloccata per quei racconti che venivano narrati con la stessa facilità che ha un bambino italiano nel dire “ sai, ieri ho mangiato al Mcdonalds”.
Bambini che sono coscienti del loro ambiente e delle loro condizioni e che hanno il desiderio di cambiarlo a tutti i costi.
Con orgoglio, posso dire di aver lasciato lì una parte di Federica che nemmeno io conoscevo.
“ho imparato che ci sarà sempre un motivo in più per aiutare gli altri e ci sarà sempre un motivo in più per imparare dagli altri”
La mia host ha reso le mie 6 settimane straordinarie; abbiamo trascorso molto tempo insieme, raccontando le nostre esperienze, confrontando le nostre diverse culture.
E’ diventata un vero punto di riferimento durante questo bellissimo viaggio.
L’accoglienza è stata eccezionale, è stata proprio la mia host che mi è venuta a prendere in aeroporto e mi ha portato a casa. Dopo tutte quelle ore di viaggio ero nella confusione più totale, ma ero felice!.
Ho avuto la fortuna di avere una casa meravigliosa in Boa Viagem, la parte piu bella della città. Rispetto a molti amici che dormivano sui materassi, usanza per dormire molto comune in Brasile, io avevo una stanza grande e il bagno tutto per me, dalla mia casa al quattordicesimo piano, potevo vedere il lungo mare spettacolare.
Ho imparato tanto dai ragazzi di AIESEC Recife. La voglia e il coraggio di cambiare quella realtà purtroppo poco sviluppata e poco raccomandabile, li contraddistingueva.
“Conoscere e conoscersi, questo è il mio consiglio. Oggi può essere un giorno qualunque, rispetto a tutti quelli che verranno, ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere solo da quello che farai oggi.”
Se anche tu come Federica hai voglia di vivere un’esperienza di grande crescita, visita il nostro sito e parti per un progetto di volontariato all’estero.