Da quando ho sentito parlare in AIESEC di fare la differenza, sono sempre stato affascinato da questa qualità. Volevo sempre rafforzare questo concetto e valorizzarlo di più. Anche quando ho fatto la mia esperienza di volontariato in Egitto, diventare un Cittadino del Mondo era ciò a cui aspiravo maggiormente.
Ma che cosa è stato così fantastico riguardo questa qualità della leadership?
Ho chiesto a quattro persone, che sono partite per un progetto di volontariato Global Volunteer, cosa nella loro esperienza fosse così stimolante e su come li ha fatti sentire Cittadini del Mondo, e questo è quello che hanno risposto:
“Ciò che mi ha fatto sentire Cittadino del Mondo era stare con quei bambini disabili dell’organizzazione no-profit in Egitto. Anche se stavamo passando solamente del tempo insieme, quello è stato uno dei momenti più stimolanti per me che mi ha fatto capire che questo mondo è così vario e unico, ed io, come essere umano, posso essere coinvolto in così tante cose da dare un contributo nella vita di qualcuno, da qualsiasi paese in questo mondo.”
Simina, Romania
“Essere Cittadini del Mondo significa essere interessato alle problematiche globali e agire su di esse. Significa che credo nella mia capacità di cambiare il mondo; e questo progetto l’ha fatto accadere. Anche se non ero in grado di concedere a queste persone il desiderato asilo, credevo davvero di aver contribuito un po’ alla loro integrazione nella società finlandese, facendole sorridere e distraendole dalla loro costante preoccupazione di poter essere mandate via. Ora conosco decisamente di più sulla crisi dei rifugiati, sulle sue cause e sulle sue ripercussioni.”
Ilias, Grecia
“Per 21 anni ero sicura che la Polonia fosse la mia unica casa al mondo. Sono nata e sono cresciuta in questo bellissimo paese in Europa. Se mi chiedessi se la Polonia è il mio unico paese d’origine adesso, ti direi di no. Dopo aver fatto un’esperienza di volontariato in Sri Lanka e poi in India, ho trovato altre due case nel mondo. Vivere più di 6 settimane in ciascuno di questi paesi mi ha fatto conoscere i miei nuovi posti. Durante questo periodo ho potuto conoscere nuove culture. La mia giornata non iniziava con un panino col formaggio come in Polonia, invece di questo, mangiavo il riso. La mia vita era diversa nelle nuove case. Partecipare ad un’esperienza di volontariato (chiamata Global Volunteer) non significa solo partecipare ad un progetto ma anche vivere in un posto nuovo. Grazie a questo puoi sviluppare la qualità di Cittadino del Mondo e riconoscere più posti al mondo come casa.”
Annie, Polonia
“Penso che il fatto di far parte di una comunità di stagisti provenienti da tutto il mondo che lavora per quasi gli stessi obiettivi è ciò che mi ha stimolato di più. Perché non solo lavorare con persone di diverse nazionalità, ma andare d’accordo con loro, credere negli stessi valori e ideali, e volerli raggiungere ad ogni costo è ciò che mi ha dato forza e ciò che mi ha fatto sentire anche un Cittadino del Mondo.”
Ali, Marocco
Come puoi vedere, che sia per il contributo ad una causa più grande, che sia per espandere gli orizzonti, oppure per comprendere più di una cultura, tutte queste persone hanno sperimentato una nuova cultura, cioè la cultura di “aprire gli occhi”. Quello che comprendo dopo queste testimonianze e dopo la mia esperienza personale è che la cosa più bella dell’essere Cittadino del Mondo è che esperienze come queste cambiano il tuo status quo e ti rendono più consapevole del mondo in cui vivi attraverso una visione globale.

Se vuoi assaporare la bellezza di essere Cittadino del Mondo, cogli l’opportunità e cerca una delle nostre opportunità attraverso il sito aiesec.it/volontariato-internazionale